È un’occasione politica con la quale il popolo può esprimere la volontà di cambiare la giustizia; questo è il vero grande obiettivo del referendum. La rinuncia al voto per disinteresse o demotivazione, per rabbia o per dispetto farà in modo di non raggiungere il quorum necessario ossia 50 +1 aventi diritto al voto, e ancora una volta avrà vinto il governo.
La nostra posizione in merito, spiega Josef Unterholzner, consigliere di ENZIAN, è un concerto di SI; vediamo ora nel dettaglio i 5 quesiti:
Scheda 1 ROSSA, proposta per l’abolizione di parte della legge Severino; ossia l’impossibilità di chi ha subìto condanne penali a candidarsi alle elezioni politiche, mettendo quindi nelle mani dei magistrati chi può e chi non può partecipare alla vita politica.
Chi ha subito condanne per gravi reati viene interdetto dai pubblici uffici già in precedenza; la legge Severino estende l’incandidabilità anche ai condannati che non hanno avuto interdizione o che abbiano già scontato la pena e quindi risulterebbero normalmente candidabili.
Per noi è SI all’abrogazione di questa parte.
Scheda 2 ARANCIONE, limitazione delle misure cautelari.
Nel nostro ecosistema giudiziario ora, quando qualcuno commette un reato viene messo in carcere o agli arresti domiciliari in attesa di giudizio. La carcerazione preventiva è una forma di tortura del nostro sistema giudiziario, dove i magistrati spesso fanno abuso del loro potere e quindi la loro limitazione per noi è opportuna. Siamo a favore del SI. Un essere umano è innocente fino a prova contraria, mentre nel nostro sistema giudiziario è colpevole in attesa di dimostrare il contrario, arrivando al punto di distruggere una persona e la sua vita privata per scoprire poi la sua innocenza.
Scheda 3 GIALLA, siamo favorevoli alla separazione delle carriere giudiziarie.
Una persona deve decidere se fare il giudice o il Pubblico Ministero. Quindi SI per separare il percorso di magistrati inquirenti e magistrati giudicanti.
L’accusa dovrebbe specializzarsi maggiormente nella ricerca di prove.
Scheda 4 GRIGIA, valutazione del consiglio giudiziario.
Esso è un organo che valuta l’operato dei magistrati.
Votando SI, il referendum chiede che dei consigli giudiziari possano far parte anche avvocati e professori universitari di diritto.
Attualmente, solo i giudici e i pubblici ministeri sono rappresentati nei consigli giudiziari. Si valutano ancora a vicenda.
Scheda 5 VERDE, riguarda la candidatura del magistrato nel CSM, consiglio supremo della magistratura.
Attualmente un magistrato per ottenere il posto nel CSM necessita dalle 25 alle 50 firme di consensi. Questo è il quesito più tecnico e più politico.
Votando SI si libererebbe il magistrato dal vincolo delle firme di consenso, potrebbe candidarsi liberamente e sarebbe quindi più indipendente dall’appartenenza a gruppi politici.
Il Referendum è la nostra voce, facciamola sentire