Enzian Südtirol

Politik für die Menschen

container-verlade-bahnhoefe

Realizzazione tempestiva di scali intermodali per container allo scopo di ridurre il traffico pesante sull’A22

Allo stato attuale non sarà possibile concludere i lavori della galleria di base del Brennero e poterne usufruire assieme alle bretelle di accesso prima del 2035. Inoltre, la riduzione mirata del traffico individuale su strada – grazie a un trasporto pubblico locale più efficiente e a collegamenti ferroviari diretti interessanti per i turisti – è senz’altro un obiettivo importante e condivisibile, che però si potrà raggiungere solo a lungo termine, e i cui effetti si manifesteranno solo gradualmente.

Nel frattempo, i politici hanno il compito e il dovere di prendere delle decisioni che risolvano tempestivamente i problemi attuali. Fra le misure prioritarie in tal senso vi è la riduzione del traffico di deviazione nonché la realizzazione sul territorio provinciale di 1-2 SCALI INTERMODALI PER CONTAINER.

Il trasporto combinato non accompagnato abbina tutti i vantaggi del trasporto merci su strada e rotaia in un’unica omogenea catena di trasporto – a prescindere che esso avvenga tramite container, cassa mobile o semirimorchio. Con la realizzazione di un terminale sul territorio provinciale, gli operatori economici non dovrebbero più mettere in conto lunghi percorsi verso altri scali, ad esempio Verona, Hall in Tirolo e Roncaford. Inoltre, non dipenderebbero più solo dalla politica dei trasporti del Tirolo – che giustamente diventa sempre più restrittiva – e dalle conseguenti limitazioni al traffico pesante, in quanto avrebbero un’alternativa.

Già un terminale molto piccolo come quello di Bludenz con un traffico merci annuo di 35.000 TEU (Twenty-Foot-Equivalent-Unit, unità equivalente a 20 piedi), consente di spostare giornalmente più di 60 mezzi pesanti dalla strada alla rotaia. Lo scalo merci di Hall in Tirolo con un traffico merci annuo di circa 60.000 TEU è in grado invece di spostare ogni anno 30.000 mezzi pesanti dalla strada alla rotaia. Attualmente lo scalo intermodale di Hall con 7 addetti riesce a movimentare 200 container per turno, il che equivale a 5 treni di 40 container, vale a dire che in due turni
sono 400 i container che passano dalla strada alla rotaia. Se si aggiungesse poi un terzo turno, si riuscirebbe a spostare giornalmente circa 600 container dalla strada alla rotaia. Ciò significa che già solo sul tratto da Hall fino a Kufstein sarebbe possibile ridurre le emissioni di CO2 di circa 1600 tonnellate, per non parlare poi della riduzione dell’inquinamento da ossidi di azoto e di quello acustico. Tutto ciò a beneficio della popolazione del Tirolo.

Entro breve – presumibilmente già entro il 2020 – in Europa si dovrà trovare un accordo sul prezzo delle emissioni di CO2, che oscillerà tra i 60 € e i 150 € a tonnellata. La Giunta provinciale dovrebbe sfruttare tutte le possibilità per evitare i conseguenti massicci svantaggi in termini di competitività per l’economia altoatesina. Si spera davvero che non ci si limiti a chiedere alle autorità preposte l’introduzione di deroghe. Quanto sia inerme la politica del XX secolo di fronte alle nuove sfide lo hanno dimostrato ampiamente i nostri vertici politici che avevano avanzato alcune richieste – senza successo – al presidente dell’esecutivo del Tirolo – con cui, peraltro, intrattengono rapporti amichevoli. Ma si può biasimare il presidente Platter, se ha più a cuore il bene della propria popolazione che non quello degli spedizionieri e dell’economia altoatesina?

Pertanto, le possibilità e le infrastrutture esistenti andrebbero sfruttate per avviare quanto prima la realizzazione di due scali intermodali allo scopo di non trovarsi completamente impreparati di fronte ai futuri sviluppi della politica dei trasporti. A titolo di esempio si ricorda l’areale di Le Cave, che si presterebbe a tale scopo e non comporterebbe grandi spese.

Tutto ciò premesso,

il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano impegna la Giunta provinciale:

1. a verificare quanto prima le condizioni e i costi per la realizzazione di uno scalo intermodale a Le Cave e a presentare al Consiglio provinciale ancora entro questa legislatura una relazione
esaustiva, basata su dati verificabili, riguardo alla fattibilità del progetto in questione;

2. a verificare quanto prima le condizioni e i costi per la realizzazione di uno scalo intermodale a Bronzolo e presentare al Consiglio provinciale ancora entro questa legislatura una relazione
esaustiva, basata su dati verificabili, riguardo alla fattibilità del progetto in questione;

3. a cercare fin da subito ulteriori ubicazioni alternative lungo l’asse del Brennero;

4. ad adottare tutte le misure necessarie per realizzare e attivare entro il 2024 sul territorio provinciale almeno uno scalo intermodale lungo l’asse del Brennero.

***
Inizio trattazione il 30.11.2022
respinta con votazione per parti separate
***

LINK dettagli sulla mozione
LINK video seduta

AKTIE

Facebook
Twitter
LinkedIn
Email